terça-feira, novembro 09, 2010

Os Católicos na Sociedade

"Rispetto ad una questione sociale sempre più interconnessa nei suoi svariati ambiti, appare di particolare urgenza l'impegno nella formazione del laicato cattolico alla dottrina sociale della Chiesa. Infatti è proprio dei fedeli laici il dovere immediato di lavorare per un ordine sociale giusto. Essi, quali cittadini liberi e responsabili, debbono impegnarsi per promuovere una retta configurazione della vita sociale, nel rispetto della legittima autonomia delle realtà terrene. La dottrina sociale della Chiesa rappresenta così il riferimento essenziale per la progettualità e la azione sociale dei fedeli laici, nonché per una loro spiritualità vissuta, che si nutra e s'inquadri nella comunione ecclesiale: comunione di amore e di verità, comunione nella missione.

I christifideles laici, però, proprio perché traggono energie ed ispirazione dalla comunione con Gesù Cristo, vivendo integrati con le altre componenti ecclesiali, debbono trovare al loro fianco sacerdoti e Vescovi capaci di offrire un’instancabile opera di purificazione delle coscienze, insieme con un indispensabile sostegno e aiuto spirituale alla coerente testimonianza laicale nel sociale. Perciò, è di fondamentale importanza una comprensione profonda della dottrina sociale della Chiesa, in armonia con tutto il suo patrimonio teologico e fortemente radicata nell’affermazione della dignità trascendente dell’uomo, nella difesa della vita umana sin dal suo concepimento fino alla morte naturale e della libertà religiosa. Così compresa, la dottrina sociale deve essere inserita anche nella preparazione pastorale e culturale di coloro che, nella comunità ecclesiale, sono chiamati al sacerdozio. E' necessario preparare fedeli laici capaci di dedicarsi al bene comune, specie negli ambiti più complessi come il mondo della politica, ma è urgente anche avere Pastori che, con il loro ministero e carisma, sappiano contribuire all’animazione e all’irradiazione, nella società e nelle istituzioni, di una vita buona secondo il Vangelo, nel rispetto della libertà responsabile dei fedeli e del loro proprio ruolo di Pastori, che in questi ambiti hanno una responsabilità mediata. La già citata Mater et magistra proponeva, circa 50 anni fa, una vera e propria mobilitazione, secondo carità e verità, da parte di tutte le associazioni, i movimenti, le organizzazioni cattoliche e d'ispirazione cristiana, affinché tutti i fedeli, con impegno, libertà e responsabilità, studiassero, diffondessero e attuassero la dottrina sociale della Chiesa"


Da carta do Santo Padre Bento XVI ao Presidente do Conselho Pontíficio Justiça e Paz.

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